PAPANDREA E RICHICHI RITORNANO NELLA LORO CARERI. A NATILE LA MANIFESTAZIONE DELLA PRESERNTAZIONE DEL LIBRO. INTERVENTO DI ALEX ZANOTELLI.
Natile di Careri, 3 agosto 2008
E’ ritornato nel paese d’origine, nel giorno dei festeggiamenti della Madonna. La festa “du paisi”, in estate, nel periodo in cui ritornano gli emigranti, quelli che lavorano lontano, quelli che spinti dal grande amore per la propria terra, rientrano con la moglie, i figli, ospiti dei parenti o, felici, di aprire la casa dove sono nati, per un anno chiusa. Sono case ancora di pietra e calce o rimodernate ma intatte per la struttura interna che profumano d’antico ma che spesso sono rimodernate conservando l’anima profonda delle cose originarie: il forno, “’u focularu”, il letto di ferro battuto, il moderno materasso in lattice, il lenzuolo di lino, quello pesante costruito col vecchio telaio e la “pezzara” per trapunta. In questo antico borgo costruito dopo l’alluvione del 1951, due nativi di Careri, sono stati ospiti della serata di festa: Giulio Cesare Papandrea, medico ed umanista, Direttore sanitario del Policlinico di Monza e docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca”, e Giorgio Richichi, Agente generale della ZURICH Insurance Company e ZURICH Investiment Life. membro del Consiglio Direttivo Nazionale GAZ e Delegato dell’ANBBA, ma, è una postilla che gli farà onore, essenzialmente operatore culturale, perché nel tempo libero organizza e partecipa a manifestazioni di calabresi Doc per far conoscere la Calabria Doc, che a costo di sembrare esageratamente innamorati, è rappresentata dalla stragrande maggioranza dei cittadini.
La serata che fa seguito ad altre organizzate nei comuni di Bovalino (in collaborazione con l'UNLA, l'Amministrazione Comunale, la Pro Loco), Isca Marina (CZ) in collaborazione con il Circolo culturale "Nausicaa" presidente Avv. Trimboli, e Soverato, è stata presentata dal giornalista e corrispondente locale del Quotidiano della Calabria e direttore di questo foglio on line. L'incontro fa parte del più vasto progetto "Magna Grecia", nato da un'idea di Giorgio Richichi e l'UNLA di Bovalino, per l'approfondimento di tematiche per il rilancio socio-politico-culturtale della Calabria. Il progetto riprenderà il percorso nel prossdimo mese d'ottobre, ad apertura delle scuole, e toccherà vari comuni che hanno già aderito all'iniziativa.
Sul un palco che ha ospitato gli ospiti illustri: il sindaco della città Gaetano Pipicella, l’assessore alla cultura Felice Cua, il parroco don Castanò il missionario Alex Zanotelli, a Careri con un gruppo di cinquanta ragazzi provenienti da tutta Italia, preso il campo scuola “S. Orsola”, nonché il presidente del Comitato di Gestione della Biblioteca Comunale "Cesare Pavese" di Brancaleone, Dott. Alberto Circolini, studioso dell'illustre letterato.
Intenso e commovente l’incontro di Papandrea e Richichi con i propri concittadini ed abbracci con i “vecchi” amici.
Durante i saluti il Sindaco Gaetano Pipicella ha ricordato che il professore Papandrea “ha giocato nei vicoli di questo paese, ha studiato con grande volontà, ha frequentato l’università, è partito verso il Nord e lì, si è fatto strada, direi che si è imposto per la sua serietà, onestà, professionalità, umiltà: quattro virtù che connòtano il carattere fondamentale dei cittadini di Careri, Natile Nuovo e Natile Vecchio. Siamo orgogliosi di lui, perché si aggiunge con diritto ai grandi compaesani: Francesco La Cava, Francesco Perri i quali hanno lasciato tracce indelebili nella storia mondiale”. Poi è passato a salutare Giorgio Richichi, “figlio di un uomo laborioso ed onesto professionista, Bruno Richichi, segretario comunale, il quale ha aiutato decine e decine di amministratori nel creare infrastrutture e organigrammi interni per rilanciare l’Ente Comune e renderlo operativo. Giorgio Richichi, ha detto il sindaco, è un imprenditore ma è anche un cultore del dialogo e del confronto ed infatti, assieme al giornalista del Quotidiano hanno dato vita ad un progetto di grande spessore culturale che da qui a pochi mesi coinvolgerà centri importanti della Calabria”. L’assessore alla cultura Felice Cua, da parte sua, ha sottolineato l’impegno del concittadino illustre nel campo della medicina e la sua costante disponibilità nell’aiutare la gente del suo comune e quella del territorio nei momenti in cui si ha bisogno di strutture ospedaliere particolarmente attrezzate in campi in cui la specializzazione e le attrezzature diventano indispensabili per la vita dell’ammalato. Nel ringraziare Giorgio Richichi, Felice Cua, ha "Grazie a Giorgio Richichi, grazie alla mamma di Giorgio, Maria Caminiti, moglie dell'indimenticato segretario comunale Bruno Richichi, esempio di correttezza, onestà e attaccamento alla famiglia: un vero maestro di vita. E, consentitemi, ha concluso l'assessore, di ringraziare Mimmo Agostini, giornalista e corrispondente del Quotidiano della Calabria, anch'egli impegnato nel portare alto il nome della nostra terra attraverso attività culturali".
La storia dei Bronzi, raccontata da Papandrea, legittimata da studi seri e da intuizioni razionali e perciò logiche, ha ammaliato il grande pubblico presente tracciando il percorso storico di un'epoca importante e determinante della storia della Locride, con applausi scroscianti e sinceri. Cavalluccio finale per festeggiare la Vergine del Carmelo e l’incontro culturale.
(In alto il prof. Giulio Cesare Papandrea: in basso, Giorgio Richichi)
Natile di Careri, 3 agosto 2008
E’ ritornato nel paese d’origine, nel giorno dei festeggiamenti della Madonna. La festa “du paisi”, in estate, nel periodo in cui ritornano gli emigranti, quelli che lavorano lontano, quelli che spinti dal grande amore per la propria terra, rientrano con la moglie, i figli, ospiti dei parenti o, felici, di aprire la casa dove sono nati, per un anno chiusa. Sono case ancora di pietra e calce o rimodernate ma intatte per la struttura interna che profumano d’antico ma che spesso sono rimodernate conservando l’anima profonda delle cose originarie: il forno, “’u focularu”, il letto di ferro battuto, il moderno materasso in lattice, il lenzuolo di lino, quello pesante costruito col vecchio telaio e la “pezzara” per trapunta. In questo antico borgo costruito dopo l’alluvione del 1951, due nativi di Careri, sono stati ospiti della serata di festa: Giulio Cesare Papandrea, medico ed umanista, Direttore sanitario del Policlinico di Monza e docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca”, e Giorgio Richichi, Agente generale della ZURICH Insurance Company e ZURICH Investiment Life. membro del Consiglio Direttivo Nazionale GAZ e Delegato dell’ANBBA, ma, è una postilla che gli farà onore, essenzialmente operatore culturale, perché nel tempo libero organizza e partecipa a manifestazioni di calabresi Doc per far conoscere la Calabria Doc, che a costo di sembrare esageratamente innamorati, è rappresentata dalla stragrande maggioranza dei cittadini.
La serata che fa seguito ad altre organizzate nei comuni di Bovalino (in collaborazione con l'UNLA, l'Amministrazione Comunale, la Pro Loco), Isca Marina (CZ) in collaborazione con il Circolo culturale "Nausicaa" presidente Avv. Trimboli, e Soverato, è stata presentata dal giornalista e corrispondente locale del Quotidiano della Calabria e direttore di questo foglio on line. L'incontro fa parte del più vasto progetto "Magna Grecia", nato da un'idea di Giorgio Richichi e l'UNLA di Bovalino, per l'approfondimento di tematiche per il rilancio socio-politico-culturtale della Calabria. Il progetto riprenderà il percorso nel prossdimo mese d'ottobre, ad apertura delle scuole, e toccherà vari comuni che hanno già aderito all'iniziativa.
Sul un palco che ha ospitato gli ospiti illustri: il sindaco della città Gaetano Pipicella, l’assessore alla cultura Felice Cua, il parroco don Castanò il missionario Alex Zanotelli, a Careri con un gruppo di cinquanta ragazzi provenienti da tutta Italia, preso il campo scuola “S. Orsola”, nonché il presidente del Comitato di Gestione della Biblioteca Comunale "Cesare Pavese" di Brancaleone, Dott. Alberto Circolini, studioso dell'illustre letterato.
Intenso e commovente l’incontro di Papandrea e Richichi con i propri concittadini ed abbracci con i “vecchi” amici.
Durante i saluti il Sindaco Gaetano Pipicella ha ricordato che il professore Papandrea “ha giocato nei vicoli di questo paese, ha studiato con grande volontà, ha frequentato l’università, è partito verso il Nord e lì, si è fatto strada, direi che si è imposto per la sua serietà, onestà, professionalità, umiltà: quattro virtù che connòtano il carattere fondamentale dei cittadini di Careri, Natile Nuovo e Natile Vecchio. Siamo orgogliosi di lui, perché si aggiunge con diritto ai grandi compaesani: Francesco La Cava, Francesco Perri i quali hanno lasciato tracce indelebili nella storia mondiale”. Poi è passato a salutare Giorgio Richichi, “figlio di un uomo laborioso ed onesto professionista, Bruno Richichi, segretario comunale, il quale ha aiutato decine e decine di amministratori nel creare infrastrutture e organigrammi interni per rilanciare l’Ente Comune e renderlo operativo. Giorgio Richichi, ha detto il sindaco, è un imprenditore ma è anche un cultore del dialogo e del confronto ed infatti, assieme al giornalista del Quotidiano hanno dato vita ad un progetto di grande spessore culturale che da qui a pochi mesi coinvolgerà centri importanti della Calabria”. L’assessore alla cultura Felice Cua, da parte sua, ha sottolineato l’impegno del concittadino illustre nel campo della medicina e la sua costante disponibilità nell’aiutare la gente del suo comune e quella del territorio nei momenti in cui si ha bisogno di strutture ospedaliere particolarmente attrezzate in campi in cui la specializzazione e le attrezzature diventano indispensabili per la vita dell’ammalato. Nel ringraziare Giorgio Richichi, Felice Cua, ha "Grazie a Giorgio Richichi, grazie alla mamma di Giorgio, Maria Caminiti, moglie dell'indimenticato segretario comunale Bruno Richichi, esempio di correttezza, onestà e attaccamento alla famiglia: un vero maestro di vita. E, consentitemi, ha concluso l'assessore, di ringraziare Mimmo Agostini, giornalista e corrispondente del Quotidiano della Calabria, anch'egli impegnato nel portare alto il nome della nostra terra attraverso attività culturali".
La storia dei Bronzi, raccontata da Papandrea, legittimata da studi seri e da intuizioni razionali e perciò logiche, ha ammaliato il grande pubblico presente tracciando il percorso storico di un'epoca importante e determinante della storia della Locride, con applausi scroscianti e sinceri. Cavalluccio finale per festeggiare la Vergine del Carmelo e l’incontro culturale.
(In alto il prof. Giulio Cesare Papandrea: in basso, Giorgio Richichi)
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