sabato 18 ottobre 2008

IL VIAGGIO DI PINA RICHICHI 3

DOTT. SCORDINO ANTONINO EX SINDACO DI BIANCO

Non ho avuto il piaciere di conoscerlo per molto tempo poiche’,quamdo io sono arrivato qua’ lui era gia’ in fase di prepensionamento.
Quindi avremmo lavorato insieme per circa 8 mesi,un anno al massimo.
In questo periodo ero alle prime armi come amministratore ma ero , e sono tutt’ora ,convinto che ognuno debba fare il proprio mestiere; il Sindaco deve avere un progetto della citta’, individuare quali sono i bisogni della comunita’ e trovare gli strumenti per risolverli.
Per questo non avevo ne ho inteso acquisire quelle competenze tecniche che sono proprie dei dirigenti.
La stessa cosa e’ successa sia col dott. Richichi sia con quelli che sono arrivati dopo,poiche’ bisogna aver fiducia nei dirigenti e,in modo particolare,nel segretario comunale,in quanto non c’e’ dubbio che sia una figura chiave con competenze amministrative che il sindaco in genere non ha.
Io facevo e faccio un altro mestiere; sono insegnante e non di materie tecno giuridiche o economiche o amministrative.
Pero’ non ho mai avuto preoccupazioni proprio grazie alla fiducia che avevo in questo dirigente;fiducia che era ben risposta in quanto ho avuto fin da subito modo di constatare le sue competenze.
Insomma stavo tranquillo.
Certo qualsiasi amministratore, che lavora sul serio e si impegna,ha fretta di risolvere i problemi e siccome ogni procedura passa per l’ufficio di segreteria capita spesso che si facciano pressioni,nei limiti consentiti dalla legge ovviamente.
Nonostante questo ho trovato in lui sempre la massima disponibilita’.
Le due caratteristiche principali che ho potuto constatare in quei pochi mesi che abbiamo lavorato insieme sono la competenza,associata ad una puntualita’ ed una precisione nel proprio lavovo,e la disponibilita’ a fianco degli amministratori,in quanto da parte sua aveva forse capito che volevo essere un Sindaco laborioso ed attivo.
Ci sarebbe anche una terza caratteristica molto importante da sottolineare e cioe’ la sua laboriosita’,il suo non tirarsi mai indietro quando doveva lavorare un ora in piu’.
E non sono stati pochi i pomeriggi passati a lavorare insieme,anche senza impiegati per risolvere un problema.
Certo non sono mancati i momenti di difficolta’,a volte di carattere politico altre di carattere procedurale,come d’altronde non mancano mai in un lavoro di questo genere.
Pero’ possiamo dire di camminato insieme abbastanza velocemente ed efficacemente.
Abbiamo risolto molti problemi poi lui ha deciso di andare in pensione.
Onestamente era anche un po stanco perche’ la vita di un segretario comunale e’ piena di risponsabilita’ , di impegno,di cose da risolvere e che non sempre si riesce a portare a termine; e poi il rapporto con la gente che,soprattutto nelle nostre zone , non e’ mai facile;tutto questo stress,logora , e lui aveva questo bisogno di concentrarsi sulla famiglia,di stare di piu’ a casa.
Insomma una stanchezza professionale che hanno un po’ tutti quelli che hanno un bel cammino professionale.
Come persona era molto gentile accogliente.
Non l’ho mai visto adirato o impaziente.
Una persona con la quale si lavorava bene,anche per il suo carattere rispettoso,reciproco per quanto mi riguarda.
Una persona che si rapportava con gli altri secondo le caratteristiche delle persone perbene.
Una persona che dimostrava ed aveva tali caratteristiche.
Proprio questo particolare rapporto umano che si era instaurato ha permesso che non nascessero problemi particolari o scontri.
Io lo ricordo con simpatia ed amicizia.
Spesso capita che vada ai “funerali per dovere”,affinche’ la famiglia “sappia e’ venuto”.
Ricordo che quando e’ morto il segretario Richichi ho sentito proprio il bisogno personale di andare , perche’ mi sentivo venire meno di una persona amica
.
Dovrebbe fare piacere ai parenti sapere che era rispettato e voluto bene da tutti.

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