PARTE DOMANI IL PROGETTO CULTURALE "MAGNA GRECIA: L'ALTRA CALABRIA"
Careri, 2 ottobre 2008
Parte da Careri il progetto “Magna Grecia:l’altra Calabria”, ideato dall’Associazione Culturale “Bruno Richichi” e dall’UNLA di Bovalino. Il progetto si propone di avviare un discorso nuovo principalmente con le scuole per la sensibilizzazione su un concetto di “Calabria nuova”, appunto, basata sulla cultura. E sulla riscoperta della propria identità. La Magna Grecia, culla della cultura locridea e calabrese, è soltanto una occasione per affrontare con serietà le vaste problematiche che interessano una terra in grande difficoltà. A parere del presidente onorario dell’Associazione, Giorgio Richichi, è importante che la nuova generazione si appropri della propria identità e sulla scorta degli esempi del passato, riesca a motivare il proprio essere, innescando processi identificativi della realtà “Calabria”.
La proposta, accolta con entusiasmo dal sindaco della cittadina aspromontana di Careri, verrà lanciata nella sede municipale che fu la “casa” del segretario Bruno Richichi, uomo di grande spessore umano che per il natio “borgo antico” di Pandore, diede disponibilità e suggerì “vie nuove” nel rispetto della legalità.. A Careri, stamattina con inizio alle 9,30, la “comitiva” portatrice di valori di una civiltà che rivoluzionò il modo di essere delle popolazioni dello jonio, si confronterà presso la sala municipale del Comune, con la popolazione del luogo. Alla presenza del sindaco Gaetano Pipicella e dell’assessore alla cultura Felice Cua, interverranno: Alberto Circolini presidente dell’Associazione, Giulio Pollifroni, vice presidente; Pietro Sergi scrittore; Giulio Cesare Papandrea , Domenico Agostini delegato regionale dell’Unla e giornalista, Giorgio Richichi Presidente onorario. Domani, 4 ottobre, il comitato promotore alle ore 10,00 si incontrerà con gli studenti della Scuola Media. Durante le due giornate saranno effettuate delle riprese per un documentario di testimonianze e di “memorie storiche”.Per lo scrittore carerese Pietro Sergi che ha dato alle stampe il suo lavoro “Aspre e calde montagne, dolci e fredde pianure” per i tipi di La Mandragora di Imola, “si tratta di una occasione per parlare alle nuove generazioni del bisogno di riscoprire noi stessi attraverso la conoscenza del nostro passato. Questi giovani, ha proseguito lo scrittore non hanno avuto la stessa fortuna che ho avuto io di ascoltare dalla viva voce dei nostri nonni, i racconti che hanno caratterizzato i fatti dell’antica Pandore, i costumi e quindi la nostra cultura”. Domenico Agostini.
MOSTRA DI PITTURA
15 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento