martedì 7 ottobre 2008

IL VOLTO CULTURALE DELLA LOCRIDE

Il volto culturale della Locride Successo per il progetto “Magna Grecia” della “Bruno Richichi”
Sensibilizzare le nuove generazioni al concetto di “Calabria nuova”, per una rinascita di questa terra incentrata sul suo sviluppo culturale.E’ questa la finalità principale del progetto “Magna Grecia: l’altra Calabria” ideato dall’associazione culturale “Bruno Richichi” e dall’Unla di Bovalino.Un vero e proprio tour in alcuni centri della Locride, nel nome di Bruno Richichi, a cui è stata intitolata l’associazione per ricordare questo «uomo digrande spessore umano che per il natio “borgo antico” di Pandore, diede disponibilità e suggerì “vie nuove” nel rispetto della legalità», come opportunamenteriportato nel blog ufficiale del sodalizio. La prima tappa è stata venerdì mattina nella sala consiliare del comune di Careri, alla presenza del sindaco Gaetano Pipicella e dell’assessore alla cultura Felice Cua, e ha visto gli interventi di Alberto Circolino presidente dell’associazione, Giulio Pollifroni, vice presidente; Pietro Sergi scrittore; Giulio Cesare Papandrea , Domenico Agostini delegato regionale dell’Unla e giornalista e Giorgio Richichi, presidente onorario e figlio di Bruno.Poi, ieri mattina, i relatori si sono spostati presso la scuola media di Natile, nell’attrezzatissimo e moderno plesso scolastico, laddove gli studenti hanno assistito al convegno nell’aula magna.Lo scrittore Pietro Sergi, natilese trapiantato a Imola da qualche lustro, ha parlato con la consueta franchezza e sensibilità della sua opera prima “Aspre e calde montagne, dolci e fredde colline”, un libro in cui affronta il tema dell’emigrazione. «Emigrare oggi equivale a una sconfitta – ha detto Sergi - ma qui ci sono molte cose da migliorare.Da noi la situazione non è drammatica, ma dobbiamo appropriarci del nostro concetto di normalità, vivere in maniera tale che le iniziative positive non vengano bloccate, specie quelle che riguardano lo sviluppo culturaledelle giovani generazioni, che vanno educate al rispetto delle regole, perchè una società basata sulle regole è una società più giusta e progredita. E le regole - ha proseguito - implicano il rispetto delle istituzioni, mentre da noi sembra che si rispettino i singoli politici, ma molto meno le istituzioni». Poi, l’esposizione del libro, pubblicato tre anni fa, nel quale i ricordi del bambino Pietro, nato e cresciuto a Natile vecchio, si evolvono nell’esperienza emiliana. Il tutto raccontato con la dolce sensibilità dell’autore, che rende l’opera perfettamente fruibile anche e soprattutto ai più giovani.Giorgio Richichi ha parlato con orgoglio delle finalità dell’associazione, che vuole «promuovere iniziative culturali nel comprensorio e che tra le sue norme statutarie prevede di devolvere una quota in beneficenza ma anche istituire delle borse di studio per i ragazi di Natile e Careri. Noi facciamo promozione culturale vera - ha detto a margine del convegno - e non offriamo “passerelle” al politico di turno». L’ultima tappa del tour è stata Brancaleone, precisamente alla biblioteca che è stata intitolata alla memoria di Cesare Pavese.GIANLUCA ALBANESEg.albanese@calabriaora.it Molte le attività in calendario per tutto il mese in corsoPresto si parlerà di cardiochirurgia
«Stiamo organizzando per il mese di novembre due congressi di cardiochirurgia nella Locride e abbiamo già raccolto l’adesione di alcuni luminari della scienza medica». Ha il morale alle stelle il presidente onorario dell’associazione culturale “Bruno Rechichi”, Giorgio, ideatoredell’iniziativa.Anticipa ai nostri taccuini che per parlare dell’importante tema di interesse medico, giungeranno nel nostro territorio, tra gli altri, il professore Vincenzo Vigna e l’italo americano Dario Torsetta, che da anni vive a New York.Giorgio Richichi, come lo scrittore Pietro Sergi e il professore Giulio Cesare Papandrea, direttore sanitario del Policlinico di Monza e da sempreattivo nel mondo della cultura, sono stati tra i tre illustri relatori del progetto “Magna Grecia”. Vivono tutti al Nord, ma hanno mantenuto inalterato l’affetto per la propria terra, che dimostrano in maniera concreta.
GIANLUCA ALBANESEDa Calabria Ora di lunedì 06/10/2008

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